- Lo Yoga Nidra: un metodo ideato da Swami Satyananda Saraswati che ci conduce ad un rilassamento molto profondo e ad un contatto con la nostra più intima interiorità. Attraverso un rilassamento strutturato e preciso, attraverso le visualizzazioni e l’espressione del nostro intento possiamo abbandonarci in questa pratica così intima e profonda.
- La Meditazione Vipassanā: una pratica proveniente dal Buddhismo Theravāda che risale al I secolo A.C. Vipassanā significa “vedere le cose in profondità, vedere attraverso i fenomeni, vedere come stanno veramente le cose”. Vipassanā è portare la propria attenzione sulla realtà momento dopo momento, su ciò che accade nel corpo, nel pensiero, nelle emozioni. Vipassanā è osservare la natura impermanente, insoddisfacente e impersonale dei pensieri, delle abitudini, delle tendenze e delle resistenze che viviamo ogni giorno per scoprire ciò che c’è in profondità. La meditazione Vipassanā é un modo per cambiare noi stessi attraverso l’osservazione di noi stessi, questa pratica pulisce, risana e guarisce da tutti quei processi interiori oscuranti, che non ci permettono di vedere il mondo ad occhi ben aperti, ci restituisce uno sguardo lucido, di maggior accoglienza ed equanimità nella nostra vita quotidiana.
Rilassarsi non significa collassare, significa allentare la tensione, una tensione accumulata nel corpo e nella mente in anni di ‘cattiva educazione’. Nel rilassamento non facciamo nulla, restiamo cioè in una condizione di ascolto attivo, di presenza, semplicemente lasciamo che il rilassamento e l’abbandono accadano. Per rilassarci davvero dobbiamo apprendere un nuova modalità e passare dalla modalità del fare a quella dell’essere. Se riusciamo a portare nella nostra vita un nuovo e positivo atteggiamento troveremo la strada della profonda guarigione e conoscenza di noi stessi. Un nuovo modo di vivere la vita in presenza, fiducia e accettazione. Accogliere e abbracciare ciò che ci accade e le nostre reazioni scioglie ogni tensione facendo spazio dentro di noi. Attraverso l’accettazione iniziamo a liberare resistenze, paure ed emozioni che impediscono alla gioia e alla serenità di emergere.
Il principale intento della meditazione è ascoltare ed essere presenti, semplicemente. Accorgersi di come funzioniamo internamente ed essere testimoni dei nostri processi interiori, coinvolti ma non travolti. La meditazione ci conduce alla consapevolezza e alla chiarezza e ci dona l’importante abilità di lasciar andare i fenomeni che faticano ad abbandonarci e che spesso affollano i nostri panorami interiori.
La meditazione dona silenzio.
La meditazione non disperde.
La meditazione immerge.
La meditazione non ha lo scopo di aiutarci a scappare dalle difficoltà. Ha lo scopo di consentire la guarigione positiva. Meditare è imparare a smettere di essere portati via dai nostri rimpianti sul passato, dalla nostra rabbia o disperazione nel presente, o le nostre preoccupazioni per il futuro. Ognuno di noi può avere opinioni a cui teniamo e che consideriamo la verità, e siamo attaccati a tali opinioni. Ma se vieni catturato dai tuoi punti di vista, non hai alcuna possibilità di progredire. Il più delle volte, la nostra testa è così piena di pensieri che non abbiamo spazio per ascoltare noi stessi o chiunque altro. Potremmo aver imparato dai nostri genitori o a scuola che dobbiamo ricordare molte cose, dobbiamo conservare molte parole, nozioni e concetti; e pensiamo che questa scorta mentale sia utile per la nostra vita. Ma poi quando proviamo ad avere una vera conversazione con qualcuno, troviamo difficile ascoltare e capire l’altra persona. Il silenzio consente un ascolto profondo e una risposta consapevole, le chiavi per una comunicazione piena e onesta.
Thich Nhat Hanh